sabato 15 agosto 2015

MOSTRA: The Art of Gundam


Ampiamente pubblicizzata da enormi cartelloni per le strade e all’interno della metropolitana, così come da video diffusi nelle carrozze di quest’ultima, è attualmente in corso a Tokyo (nella Mori Tower, quartiere Roppongi) la mostra “The Art of Gundam”. Come quasi sempre accade per le esposizioni dedicati a personaggi icona del mondo del fumetto e dell’animazione, anche questa dedicata al mobile suit bianco è un tripudio di materiali originali e di spettacolari trovate visive, in grado di incantare sia il visitatore occasionale che il più sfegatato dei fan.


La mostra si apre con un sala che non è propriamente espositiva, un enorme spazio al cui interno vi sono solo una balaustra e dei sedili. Dopo la sorpresa iniziale, la cosa si chiarisce immediatamente. Spentesi le luci, la parete posteriore e quella anteriore (parliamo di pareti di circa 12 per 3 metri) si trasformano in enormi schermi, tesi a simulare la sala di comando della White Base. Sulla parete posteriore, oltre a macchinari vari appare la figura (dimensione reale, come fosse una persona in carne e ossa) di Bright Noah che impartisce comandi. Nota bene, questa come le altre animazioni sono in stile prima serie, ma del tutto originali. Sulla parete di fronte, invece, appare lo spazio esterno visto attraverso i vetri della White Base, nonché Mirai Yashima e Seyla Mass intente a manovrare l’astronave seguendo gli ordini ricevuti. Sopra le loro teste, diversi video mostrano dati vari e il volto di Amuro Rei, che si trova all’interno del Gundam nello spazio esterno. Improvvisamente lo Zaku di Char attacca la Base e l’effetto visivo viene amplificato da suoni e da luci che si alzano e abbassano all’interno della sala. Ne consegue il combattimento tra Cahr e Amuro, spettacolare ed estremamente coinvolgente. Pare di trovarsi davvero in mezzo alla battaglia.


Le sale successive appaiono decisamente più convenzionali, per una mostra, anche se altrettanto coinvolgenti. Centinaia di immagini (cell originali, disegni preparatori, illustrazioni a colori) ripercorrono tutta la storia di Gundam, dai primissimi disegni (con la storia non ancora definita), sino alle immagini definitive. Su un soffitto è ricostruito, tramite minuziosi modellini, il Sistema Solare con tutte le Colonie Spaziali. Non manca qualche chicca, come la scrivania usata Yoshiyuki Tomino quando scrisse le sceneggiature delle puntate (abbastanza povera e sghangherata, ve l’assicuro). Nell’ultima sala, l’unica in cui è possibile scattare foto, oltre alla moltitudine di disegni anche vari diorami (alcuni dei quali di grandi dimensioni) dedicati a mezzi e mobile suit. Infine, prima dell’uscita, la “trappola” per otaku: un salone con gadget in vendita, molti dei quali acquistabili solo in mostra, come il libro/catalogo, alcuni gunpla, spille, soldatini, cartoline, ecc. A proposito, alcuni di questi sono reperibili in Italia presso fioridiciliegioadriana@gmail.com


Infine, una considerazione, per quanto il prezzo di accesso sia abbastanza alto per una mostra, 2.000 yen, non è affatto spropositato per lo spettacolo offerto. Inoltre, ancora una volta i giapponesi si dimostrano abilissimi nel creare mostre/evento legate ai loro personaggi più popolari. Un’abilità che ho visto raramente in Italia (a mia memoria solo la Sergio Bonelli Editore è stata capace di fare qualcosa del genere con Tex Willer). Insomma, se passate per Tokyo visitate la mostra.






Nessun commento:

Posta un commento