venerdì 19 febbraio 2016

IL PRIMO GUNDAM MANGA


Nonostante sia nato come anime, Gundam ha dato vita a innumerevoli manga, affidati ad autori differenti e diretti a svariati target. Serie lunghe o volumi unici che talvolta forniscono inediti dettagli sulla Guerra di Un Anno e sui suoi protagonisti.
Quasi in contemporanea con la messa in onda della serie televisiva, nel 1979, la casa editrice Akita Shoten pubblicò sulla propria rivista Boken Oh un adattamento a fumetti firmato da Yu Okazaki. Nel 1982 il manga è stato raccolto in due tankobon, successivamente accorpati in un unico, corposo volume ristampato più volte nel corso degli anni. La prima cosa che meraviglia sfogliando quell'ormai datata edizione è l'esiguo numero complessivo di pagine, circa 500 per contenere 43 episodi di un anime adulto e ricco di avvenimenti oltre che di personaggi. Lo spazio ristretto ha portato all'eliminazione di tutti i fatti ritenuti secondari, prediligendo le scene d'azione e gli avvenimenti bellici. Una scelta comunque in linea col taglio infantile dato a tutta l'operazione, immediatamente evidenziato dal tratto semplice e talvolta sgraziato di Okazaki. I personaggi dagli occhi giganti, pronti a digrignare i denti di fronte a ogni pericolo, e i Mobile Suit simili a goffi pupazzetti fanno subito intuire perché tale manga è poco noto al di fuori del Giappone. L'approssimazione, poi, si estende a molti altri aspetti del manga, con prospettive e proporzioni inesatte (teste gigantesche, mobile suit più grandi di astronavi), sfondi praticamente inesistenti, irreali movimenti dei mezzi (Gundam vola come se fosse Superman invece che un robot), combattimenti approssimativi e una certa faciloneria nel risolvere le situazioni (ad Amuro basta premere un bottone per vincere un combattimento). Svariati anche i dettagli in cui non viene rispettato quanto visto nell'anime, così come sono spesso alterati i caratteri dei protagonisti. In poche parole un manga certamente non destinato a entrare a far parte degli annali del fumetto, perdonabile solo tenendo conto del fatto che il suo pubblico di riferimento consiste in bambini delle scuole elementari.

2 commenti:

  1. Eppure se potessi reperirlo in qualche modo...lo prenderei

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    1. Ciao, se non nuovo ma quantomeno usato dovrebbe essere procurabile. Puoi chiederlo a fioridiciliegioadriana@gmail.com. Un saluto.

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